anno XXIX – n. 2, 1 febbraio 1999
Apre il numero Antonio Nappi che, partendo dalla crescentediffusione della metafora della rete in ambito sociale e la conseguenteconfusione che questo pu comportare, propone alcuni pre-requisitiper attivare una cultura di rete.Giovanna Vicarelli, ripercorre le tappe della politica oncologica inItalia, ricercando in essa delle chiavi di lettura del caso Di Bella,verificatosi in un momento in cui il SSN soffriva di deficit dicredibilit , accumulatasi nel corso degli anni Ottanta.Anna Belpiede evidenzia l importanza della professione di mediatoreculturale, la cui esistenza fondamentale sia per l immigrato, sia perchi tenuto istituzionalmente ad intervenire nel rapporto con lepersone immigrate.Marisa Bonomi Rivadossi propone un esperienza di incontri di autoaiutocon genitori di bambini ipoacusici.L articolo di chiusura presenta i risultati di un indagine relativa aitempi ed alle modalit della comunicazione nei reparti ospedalieri,evidenziandone l importanza in quanto bisogno assistenziale primario,e pertanto parte integrante della professione infermieristica.