anno XLI – n. 8, 1 maggio 2011
Proposto, sollecitato, invocato: il cambiamento ci circonda ovunque. Il nostro campo percettivo, oggi come non mai, è sommerso da una quantità inverosimile di stimoli. A scegliere e a consumare. Con l’eterna promessa di farci stare meglio, di appagarci: come se cambiare fosse garanzia di miglioramento e il passato un ingombro di cui liberarci. Intuiamo però che il nostro benessere ha bisogno di scelte diverse, richiede altri registri, il tempo per capire prima di rispondere, per decidere cosa lasciare e cosa tenerci stretto.