anno XXVII – n. 12, 1 luglio 1997
Apre il numero il documento, approvato dalle Conferenze plenariedegli Assessori, del 14 maggio 1997, contenente le osservazioni e isuggerimenti degli Assessori regionali, per affrontare l evoluzionedel Welfare e la predisposizione di una legge quadro in materia diservizi socio-assistenziali . Il documento articolato in due parti eanalizza gli aspetti politico-istituzionali e giuridico-amministrativi.Seguono alcuni articoli tratti dalle esperienze dell Azienda USL edella Azienda ospedaliera S. Maria Nuova di Reggio Emilia,dedicati al tema della qualit . Riteniamo che le tre esperienze, per leloro indicazioni metodologiche, siano generalizzabili ai servizi sociosanitari nel loro complesso. Franco Riboldi, direttore generale dellaAzienda Sanitaria, nelle sue riflessioni sull argomento vede laqualit dei servizi come dovere e necessit organizzativa e anchecome risorsa umana e professionale.F. Prandi e M. E. Costa presentano l esperienza di Reggio Emilia,che ha affrontato il tema della qualit come possibile chiave dilettura, di ricerca e di sperimentazione, per poter attuareun innovazione professionale, organizzativa e culturale, puntandol attenzione sulla qualit dei rapporti cliente-utente, la qualitdell organizzazione e la qualit dell apporto individuale. I membri delCircolo di qualit , istituito nel reparto di Terza Divisione Medicadell Azienda ospedaliera, analizzano il percorso lavorativo delCircolo, che si basato su discussioni libere, scelta della criticit sucui lavorare, identificazione delle principali cause del problema,analisi delle cause e individuazione di quelle su cui incentrare illavoro. Norina Marcello e Graziella Spina riportano, nello specifico,l esperienza del Circolo di qualit in neurofisiologia. Infine, ilGruppo di miglioramento presenta il Progetto di autotrasfusione,finalizzato alla riduzione del rischio trasfusionale nei pazientisottoposti ad interventi chirurgici programmabili.