anno XXVII – n. 15-16, 1 settembre-15 settembre 1997
Gianni Barro, Albano del Favero e Carlo Romagnoli riportano alcune loro riflessioni sul futuro della sanità italiana, nel quadro della riforma del Welfare State. In particolare, gli autori manifestano i loro dubbi sull’effettiva utilità della restrizione della copertura sanitaria ai grandi rischi, come misura perrisanare i conti, evidenziando come sia forse più vantaggioso investire, piuttosto, nella prevenzione della malattia. Sul tema dell’introduzione di un reddito minimo di inserimento in Italia, pubblichiamo uno schema dell'intervento di Chiara Saraceno al convegnosvoltosi a Roma per iniziativa del Ministro della Famiglia e della Solidarietà, Livia Turco, e stralci di schede di lavoro che il Ministro ha presentato in unincontro sul tema con l’ANCI e Federsanità. Roberto Bruno, insieme ad altri, presenta una ricerca riguardante il drop-out delle prime visite e la trasformazione qualitativa dell’utenza di un Servizio psichiatrico della città di Milano. Nel corso di una ricerca svolta nel biennio 1992/1993, L’IRS ha costruito esperimentato una scheda di valutazione dell’autonomia e dei bisogni degli anziani che fruiscono dell’assistenza domiciliare. Negli ultimi anni la scheda è stata sperimentata in diverse realtà italiane. Ugo de Ambrogio e Cristiano Gori presentano i risultati delle esperienze più recenti. Gabriella Masotta e Maria Luisa Puglielli affrontano il problema della riduzione del danno tramite trattamenti metadonici. Pur ritenendo molto positivo l’uso più diffuso e flessibile di tali trattamenti, le autrici ne mettono pure in evidenza alcune conseguenze negative. Nell’articolo che segue viene presentata l’attività del Servizio centralizzato contro il maltrattamento, avviato nel luglio del 1996, affiancato al Servizio affidi del Comune di Vicenza. Antonio Carzaniga e Claude Fusco Karmann, infine, propongono alcune idee per una gestione informatizzata dei volontari.