anno XXXIV – n. 16, 15 settembre 2004
La riforma dei servizi sociali (l. 328/00) aveva alimentato grandiattese, che col passar del tempo si sono progressivamenteaffievolite lasciando spazio ad uno scenario ricco di contraddizioni.Nell’editoriale di apertura Gori fa il punto sulla concretizzazione, alivello nazionale e locale, delle indicazioni della 328.I Piani di zona sono stati l’indicazione della legge quadro che ha piùcoinvolto i diversi soggetti, pubblici e privati, del sistema di interventie servizi sociali. Tra i soggetti privati, le cooperative sociali attraversola valutazione dei piani di zona misurano le capacità maturatedi rispondere ai bisogni del territorio (Guerini, Zandonai).La 328 assegna centralità alla libertà di scelta dell’utente, ritenutala chiave di volta per incrementare la qualità dei servizi. In alcuniservizi, tuttavia, ed è il caso dell’inserimento degli anziani in struttureresidenziali, tale principio si scontra con i problemi reali dellepersone e delle strutture. L’Asl Provincia di Milano 1 ha gestito, peranni, la graduatoria per l’accesso ai posti di Rsa “decodificando”la domanda di inserimento formulata dall’utente e dalla famiglia, eaccompagnando alla scelta (AA. VV.). A Treviso, l’Israa con un progettosperimentale di accoglienza cerca una mediazione tra la centralitàdella persona e le necessità di occupazione dei posti letto (Pavan,Ferrario).Chiude il numero la valutazione della qualità della vita in un repartoospedaliero: l’esperienza di comicoterapia nel Pare di Modena (Dotti,Negri).