anno XXVI – n. 9, 15 maggio 1996
In una fase come quella attuale, caratterizzata da continui tentativi dicontrollo della espansione della spesa sanitaria, sempre meno compatibilecon le risorse disponibili, l’approfondimento del rapporto fra equità edefficienza diventa cruciale. Le misure tese ad aumentare l’efficienza infattisuscitano preoccupazioni sulle loro possibili ripercussioni sui livelli diequità del sistema. Di questo parla C . Lucioni nel suo articolo, in cui, dopoalcune precisazioni metodologiche, indaga sul rapporto fra le due istanze,e sulle possibili aree di conflitto.Nello stesso ambito di riflessione si pone il problema del rapporto fraricerca dell’efficienza e qualità delle prestazioni rese: a questo proposito1’ articolo di D. Oliva e M. C. Setti Bassanini presenta un modello propostodall’Irs per l’accreditamento della qualità dell’erogazione di una funzionesanitaria specialistica.L’articolo di E. Bellini analizza il tema della qualità da un altro punto divista, quello della umanizzazione degli spazi e delle strutture, esaminandola relazione fra qualità degli spazi architettonici e qualità globale dei serviziofferti.F. Riboldi propone ulteriori spunti di riflessione sullaqualità dei servizi,indagando in particolare la relazione fra operatore professionale e tossicodipendente.Segue un contributo di C. Barbini e L. Carini, che presentano il modellomesso a punto dal consultorio familiare della Ussl di Melegnano per laselezione delle coppie adottive.L’articolo di F. Braghetto si occupa di una figura professionale specifica,quella dell’operatore socio-assistenziale, presentando i risultati di unaindagine sulle aspettative ed il ruolo di tale professionalità.Chiude il numero larassegnalegislativa socio-sanitaria regionale curatada Paolo Ferrario.