anno XXXIV – n. 4, 1 marzo 2004
Chi opera nell’ambito delle relazioni d’aiuto ha un grado dicoinvolgimento e un’attenzione verso le persone, soggettidi cura, che mette continuamente in discussione se stessie il proprio operato. La non conoscenza delle proprieemozioni e del modo in cui queste influenzano la relazionepuò portare al ritiro dalla professione (Fantino). Al contrarioesplorare le percezioni di chi entra in contatto con i servizinella posizione di utente è fonte di nuove idee per losviluppo della professionalità di assistente sociale (Fargion).L’assistente sociale opera, per lo più, nei servizi pubblici,attualmente interessati dall’integrazione sociosanitaria, manelle Commissioni integrate gli operatori non sono investiti dicariche dirigenziali, la loro operatività è limitata da un modelloorganizzativo marginalizzante (Pizzo). Le Commissioni integrateeffettuano una valutazione bio-psicosociale del disabile,centrando l’attenzione sull’attività. Il loro ruolo è tanto piùimportante alla luce della l. 68/99 che con l’introduzione delcollocamento mirato apre nuove prospettive sul versante deipercorsi formativi e dell’emersione dell’abilità (Bernardelli,Magistrali).Chiudono il numero due esperienze innovative, proposte daequipe integrate: il servizio famiglie professionali, nuovoservizio di accoglienza ai minori della Provincia di Milano, ela presa in carico secondo “l’agenda del paziente” del Ser.T.dell’Asl 2 di Savona.