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  1. Disagio psichico: un’esperienza a Milano
    G. Savuto
    n. 17, 1 ottobre 2009, p. 10
    Salute mentale, Servizi sociali
  2. Lettera aperta a tutti coloro che operano nella salute mentale in Lombardia[mostra/nascondi il sommario]
    A trent’anni dalla promulgazione della legge 180, presto battezzata “legge Basaglia”, ed in continuità con il dibattito pubblicato nel giugno scorso (“La pazzia diffusa: 30 anni dopo la legge Basaglia”, Prospettive Sociali e Sanitarie, 10, 2008), la rivista propone in questo numero una riflessione sulle criticità operative che affliggono numerosi servizi psichiatrici. Il contributo ospitato proviene da un gruppo informale di psichiatri milanesi da sempre impegnati sia nei loro servizi sia sul piano culturale più generale a sostenere i valori che ispirano la legge. Il contributo è una lettera aperta agli operatori della salute mentale in Lombardia, la lettera è circolata via posta elettronica nelle settimane scorse e ha rapidamente raggiunto quasi 200 sottoscrizioni. Il documento fa luce su alcuni nodi critici che rendono difficoltoso il lavoro nei servizi, da nodi più tecnici e più specificamente lombardi, come il riferimento ospedaliero dei servizi di salute mentale, ad altri di carattere nazionale, quali la deriva verso una rappresentazione dicotomica della sofferenza psichica come pericolosa devianza o come malattia biologica. L’intendimento di questi operatori non è orientato verso una difesa a tutti i costi della legge, ma è teso a sottolineare l’importanza tuttora attuale delle politiche sanitarie che l’hanno ispirata e a risvegliare la sensibilità professionale e l’impegno civile degli operatori lombardi. Molti di loro infatti ancora credono in una psichiatria orientata verso il benessere sia individuale sia comunitario, e cercano di affrancarsi dall’affanno interventista quotidiano e dalla pressione della razionalizzazione economica. Ci auguriamo che questo contributo possa supportare anche tutti gli altri operatori psichiatrici che nel nostro Paese criticamente si interrogano sulla qualità tecnica e sulla qualità politica del loro lavoro quotidiano e che possa costituire uno stimolo per i nostri lettori e per i nostri autori a non lasciarli soli, in quanto forse il differenziale più ampio che connota i tempi attuali rispetto gli anni ’80 sta forse proprio nella collusione tra il dare per scontato il mandato sociale affidato alla psichiatria e l’assumerselo da parte di questa in una dimensione autoreferenziale. E. Re
    n. 8, 1 maggio 2009, p. 14
    Documenti, Salute mentale
  3. Migrazione e disagio psichico
    R. Fumagalli, E. Principi, I. Tomassetti, C. Piccinini
    n. 4, 1 marzo 2009, p. 11
    Migrazioni, Salute mentale
  4. Percorsi di inserimento lavorativo
    G. Giangreco
    n. 16, 15 settembre 2008, p. 12
    Inserimenti lavorativi, Integrazione sociosanitaria, Salute mentale
  5. Uno sguardo di genere sulla malattia mentale
    G. Civenti
    n. 11-12, 15 giugno-1 luglio 2008, p. 5
    Salute mentale
  6. La pazzia diffusa: 30 anni dopo la legge Basaglia
    A. Erlicher, D. Fo, U. Galimberti
    n. 10, 1 giugno 2008, p. 4
    Salute mentale
  7. Servizio psichiatrico e utenza straniera
    G. Biraghi, A. Montanari, E. Re
    n. 6, 1 aprile 2008, p. 4
    Migrazioni, Salute mentale
  8. Salute e disagio mentale
    AA. VV.
    n. 22, 15 dicembre 2007, p. 10
    Salute mentale
  9. Migranti e disagio psichico: origine e accoglienza, la continuità necessaria
    M. Kahloula
    n. 8, 1 maggio 2007, p. 20
    Migrazioni, Salute mentale
  10. Misure della luce: opacità e trasparenza
    G. Lai
    n. 7, 15 aprile 2007, p. 9
    Salute mentale

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